Suggerimenti utili a trasformare l’invidia in ammirazione
Trasformare l’invidia in una cosa positiva per quanto possa essere risultare strano, è possibile. Lo psichiatra statunitense Ari Kiev affermava che:”l‘invidia deriva dal confronto irrazionale fra quanto hanno raggiunto altre persone e quanto hai raggiunto tu. Non è la mancanza delle qualità che possiedono gli altri a causare il tuo insuccesso, bensì l’incapacità di valorizzare a dovere le qualità che possiedi.”
Il primo passo da compiere è quello di accettare il fatto che l’invidia è un sentimento naturale che ogni tanto è possibile provare. Solo riconoscendo di provarla e solo accettandola sarà poi possibile trasformarla in invidia benigna, ossia ammirazione costruttiva utile a migliorare se stessi e riacquistare la propria libertà.
Consapevolezza e conoscenza di sé: le vere armi per contrastare l’invidia
Capire che questo sentimento genera una logorante sensazione di sofferenza che affonda le radici in un profondo senso di ingiustizia e di disvalore personale è l’altro passo da muovere per trasformare l’invidia in una cosa positiva valorizzando la propria persona. Per farlo occorre una grande umiltà e una immane riconoscenza per quello che già si possiede.
Il sentimento dell’invidia ha sempre a che fare con la percezione del valore della propria persona, ecco perché per sradicare questo sentimento dalla nostra vita è opportuno imparare a indagare nella profondità del proprio animo, perlustrare le zone nascoste del nostro ego, cosa che può avvenire solo conoscendo se stessi.
Pratica filosofica per trasformare l’invidia in una cosa positiva
È quindi opportuno un po’ per tutti seguire una pratica di riflessione filosofica nella vita quotidiana: questo permette di accompagnare ciascuno di noi in un cammino utile a prendersi cura di sé, immergendosi totalmente nella propria individualità, senza mettersi a paragone con gli altri.
Trasformare l’invidia in una cosa positiva può dunque rappresentare una sfida ambiziosa che ciascuno di noi può porre a se stesso. La premessa è proprio quella che abbiamo chiarito: è necessario prendere le mosse dalla conoscenza di se stessi entrando in quello spazio di riflessione interiore utile ad individuare le convinzioni e i sentimenti alla base dei nostri comportamenti.