La pazienza di Giobbe?
Il libro di Giobbe, mi ha sempre incuriosito. Da bambina, quando ero in orfanotrofio, le suore lo presentavano come modello per farci comprendere la “pazienza”. A quell’epoca, io non lo vedevo come personaggio da imitare, perché per me, la pazienza non era una virtù che mi piaceva.
È passato tanto tempo da allora, e quando mi trovavo in situazioni in cui dovevo esercitare la pazienza, l’immagine di Giobbe mi irritava alquanto.
Una lettura intenzionale e personale di tale libro l’ho fatta durante la mia prima crisi esistenziale, in cui è avvenuta la mia prima conversione religiosa. In quel periodo, frequentavo un gruppo di evangelici che mi hanno trasmesso l’amore per la lettura della Bibbia.
Allora per la prima volta ho letto tutto il libro e ho scoperto che il contenuto di esso non è semplicisticamente la pazienza, ma il dramma della vita umana e soprattutto del dolore.
Ho riletto questo libro in questo periodo in cui sono a contatto con la malattia e il dolore e posso dire che per me è il miglior testo filosofico che parla dell’esistenza umana.
Giobbe cerca il senso del dolore e della sofferenza
Giobbe rappresenta l’essere umano di ogni tempo che s’interroga e interroga Dio sul senso del dolore e della sofferenza.
Giobbe non si rassegna ad accettare il dolore, non trova giustificazioni alle tesi proposte dai suoi amici che sono andati a trovarlo per consolarlo.
Si ribella con sdegno e convinzione quando i suoi tre amici saggi mettono in dubbio la sua onestà perché credono che se Giobbe soffre significa che ha peccato (la teoria di Dio che punisce il peccatore).
È anche incapace di accettare la teoria del quarto personaggio che gli suggerisce la tesi del dolore come strumento di prova della fede, di coscienza di sé e quindi di trasformazione personale.
Il libro di Giobbe è un libro che pone domande che sono sempre attuali perché fanno parte di quelle domande a cui l’umanità non è riuscita e forse non riuscirà mai a dare risposte convincenti.
Quali sono i problemi filosofici che solleva Giobbe? Il primo, senza ombra di dubbio è il tema del male e della giustizia di Dio. Seguono altre tematiche: perché, in questo mondo, domina il male e non il bene? Che senso ha inoltre la sofferenza?
Anch’io, in questo periodo di malattia, mi sono posta la domanda: a che cosa serve il dolore?
La rilettura del libro di Giobbe non mi ha dato la risposta, ma mi ha fatto vedere la realtà, secondo una nuova prospettiva.
CONTINUA…