Perché il cammino spirituale per la cultura occidentale è quello cristiano?

Perché il cammino spirituale per la cultura  occidentale è  quello cristiano?

Sono sempre più convinta che un autentico cambiamento personale debba  anche essere un cammino spirituale. Oggi molti identificano la spiritualità con le varie forme di religione, altri addirittura sostengono che vogliono intraprendere un cammino spirituale ma non religioso.

Insomma anche in questo campo s’ intravede l’ideologia consumistica-capitalistica del “libero” mercato che offre tante occasioni. Insomma è come se “acquistando” uno dei prodotti più pubblicizzati si potesse veramente diventare spirituali.

 Che cosa significa oggi  “cammino spirituale”?

Molti, erroneamente, identificano la spiritualità con la religione.  Si pensa che essa sia  l’insieme di credenze, pratiche, convinzioni e riti religiosi  riconducibili alla religione cattolica.

Io, per “cammino spirituale”  intendo un lavoro di ri-conversione in sé, che, in alcune tradizioni religiose orientali viene definito risveglio o illuminazione.  In ambito cristiano, invece, viene chiamata “nuova nascita” (Vangelo di Gv. 3,3). Purtroppo, essa, il più delle volte, nelle nostre chiese, sembra essersi ridotta a semplice rappresentazione teatrale.  In sostanza, questa “nuova nascita” non viene testimoniata in forme di vita e in parole credibili.

Quanti uomini e donne infelici ha generato una morale e un’educazione religiosa fondata sull’illusione catastrofica che l’amore potesse essere imposto o auto-imposto? Quale cammino spirituale  può liberarci oggi dalle emozioni della paura, della vergogna, della rabbia e del senso di colpa? Lo sappiamo che tali emozioni  sono gli ostacoli principali alla nostra trans-formazione personale e spirituale?

Necessità del cammino spirituale

Oggi c’è la necessità di intraprendere un vero cammino spirituale di autentica liberazione che faccia sperimentare che solo un cuore pacificato nell’amore può compiere il bene.

Ma se il mio cuore è ferito e pieno di rabbia a che cosa potranno servirmi tante belle parole sull’amore?

Il “cammino spirituale” di cui parlo e in cui credo è un cammino faticoso  di guarigione dalle proprie ferite -(è necessaria la ri-conciliazione di sé stessi e con sé stessi)-. Successivamente è necessaria una liberazione definitiva da tutte le “catene mentali” e credenze che ci rendono schiavi.  Ma la condizione principale si fonda sulla volontà  di guarigione e sull’ inizio del cammino con umiltà, pazienza, coraggio e fiducia.

È chiaro che tale cammino deve basarsi, per noi occidentali, sui testi fondativi della nostra cultura, la Bibbia. Essa,  oltre a fornirci una conoscenza, può riservare sorprese, nella misura in cui ci poniamo come cuori ascoltanti.

 

Partecipare al laboratorio “Leggere la Bibbia” può aiutarti a farti intraprendere un interessante e autentico “cammino spirituale”.

 

 

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